Intervista a Gemma Driver, esperta conoscitrice della gastronomia francese

Intervista a Gemma Driver, esperta conoscitrice della gastronomia francese e più in particolare dei metodi di lavorazione del foie gras. 

Il foie gras appartiene così profondamente alla cultura francese che il dibattito etico ,generato dalla sua stessa presenza, spesso risulta molto complesso da gestire. E’ dunque per questa ragione che sarebbe interessante approfondirne il discorso; ascoltando le opinioni di un’esperta della gastronomia francese che non sia però di nazionalità francese (senza tralasciare tuttavia che la donna ha  vissuto per anni nella zona del Périgord). 

Il suo nome é Emma Driver. L’ esperta, di origine inglese, ha visitato numerosi luoghi di lavorazione del foie gras, dalle aziende agricole alle fabbriche industriali, intrattenendo rapporti anche con gli stessi produttori di foie gras. 

La sua testimonianza é particolarmente interessante proprio perché la Driver ha iniziato questo suo percorso andando alla ricerca del vero gusto, di quell’autentico  sapore che rende eccellente il prodotto. 

E’ dunque, con il suo assenso, che mi sono permesso di tradurre qualche riga di una delle sue interviste relative al tema appena delineato. 

L'intervista complete (in inglese) é disponibile sul sito internet : "My Frenchlife.org"

‘’Qual é la cosa che vi interessa di più in materia di foie gras ? Perché é importante riflettere sulla problematica etica che si sviluppa intorno al processo di produzione del foie gras? 

Io ho mangiato del foie gras e, sinceramente, l’ho adorato. Ma ad ogni modo, sapevo già che esistesse un forte dibattito circa la sua produzione.  

Mi sono sentita colpevole nello stesso momento in cui l’ho mangiato poiché una parte di me desiderava che le anatre vivessero tranquillamente, libere di muoversi nei campi, negli spazi aperti, d’altra parte però gli abitanti della zona affrontavano questo discorso in maniera del tutto serena, come se fosse qualcosa di assolutamente naturale.  

Fu così che decisi di visitare delle aziende agricole ed industriali per comprendere più adeguatamente il metodo di produzione del foie gras e farmi un’idea personale circa la questione. In questo modo avrei potuto decidere se continuare o meno a mangiare del foie gras. Io scoprii che i preconcetti attorno alla produzione del foie gras erano del tutto errati.  

Perché i francesi amavano tanto il foie gras ? Perché veniva considerato come un prodotto di lusso ? 

Questo infatti é molto costoso da produrre, dunque posso dire che i francesi amano il foie gras semplicemente per il suo gusto, proprio perché é delizioso. La loro percezione del foie gras é completamente diversa rispetto a quella degli stranieri ed é per questo che il loro amore  non contiene alcun senso di colpa.  

Gli stranieri invece tendono a pensare che potrebbe essere crudele produrre del foie gras proprio perché ciò implicherebbe un’alimentazione forzata delle anatre che , una volta ingrassate in maniera appropriata, vengono uccise, cosa che a quanto pare i francesi ritengono normale. 

Ma, come sempre, la verità sta nel mezzo. L’alimentazione forzata non é sempre così atroce poiché concerne soltanto le ultime settimane della vita delle anatre, che passano la maggior parte del tempo in libertà. 

La cosa più crudele é invece vedere le gabbie * che, le aziende industriali utilizzano, per nutrire le anatre (prima di ucciderle).  I francesi amano la tradizione e il foie gras é un autentico prodotto di lusso. 

Qual é la ricetta che voi preferite abinare alla cottura del foie gras ? 

Per esempio un trancio di foie gras saltato in padella é molto buono, ma spesso il foie gras in barattolo (quello spalmabile per l’appunto) é assolutamente  il top’’. 

*Questi tipi di gabbie saranno illegali a partire dal 1 Gennaio 2016. Questa é una decisione molto positiva (nota del traduttore).


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